STOP & HOP AL PRO PARK DI FOSSA LUEA

OLYMPUS DIGITAL CAMERASTOP & HOP PRO PARK 2015

Domenica 29 marzo l’ora legale si è presentata alla mattina nel Comune di Ceranesi, in provincia di Genova, dove l’Appennino Ligure incontra le pendici alpine in un contesto estremamente favorevole per il trial.

Qui esiste una località così immersa in una folta vegetazione, sotto il Monte della Madonna della Guardia, tanto che l’area è contraddistinta dal toponimo “Fossa Luea”, ovvero fossa ombrosa,

Domenica però la luce del sole praticamente estivo ha illuminato la prima prova del trofeo Stop & Hop Challenge di trial, organizzata dal Motoclub della Superba di Genova in questa fresca valletta dell’entroterra.

OLYMPUS DIGITAL CAMERAFossa Luea ospita il Pro Park, la prima area permanente autorizzata al trial nella Liguria fin dagli inizi degli anni ’90, pari a circa 30.000 m.quadri, recentemente ampliata da un’altra area polivalente adibita alla circolazione fuoristrada con un percorso permanente di enduro a cui è stato associato un progetto approvato di una pista di motocross con i lavori di realizzazione prossimi alla partenza, che porterà alla disponibilità complessiva di circa 180.000 m.quadri di Fuoristrada con la F maiuscola.

Renato Adami, lo scomparso Presidente storico del motoclub della Superba sarebbe fiero dell’operato del suo sodalizio, ora sotto la guida di Sergio Parodi, il protagonista principale del trial in Liguria e a livello nazionale da ogni punto di vista, nell’organizzazione di eventi, gare di ogni caratura, dall’allenamento sociale alla gara di mondiale senza dimenticare il trofeo Masterbeta, il monomarca italiano, giunto alla sua 25^ edizione.

STOP HOP 2015L’esperienza di Sergio ha maturato da sempre la convinzione che il trial, pur essendo una disciplina sportiva particolare, nasce in realtà da un concetto molto semplice.

In sintesi consiste in una prova di abilità di un pilota in moto impegnato nella percorrenza di un tracciato obbligato, naturale o artificiale con ostacoli da percorrere senza mettere i piedi a terra, sfruttando la migliore tecnica di guida possibile alla portata della capacità del conduttore, sotto il controllo di uno o più persone.

L’idea di ricreare un livello di trial per tutti perciò sta nel riportarlo ad una dimensione più fruibile creando le condizioni affinché nella zona controllata un pilota, qualsiasi livello di preparazione abbia, possa fare tutto ciò che è nella sua facoltà per arrivare in fondo.

stop hop 2015Ciò presuppone che il conducente possa far arretrare la moto con o senza piede a terra, che si possano affrontare le traiettorie a piacere rispettando solo le frecce dei passaggi obbligati, arrivando così a semplificare l’operato dei giudici perché possono verificare solo i piedi e il tempo di percorrenza di un minuto e mezzo.

Questa tesi semplifica anche l’approccio alla gara, si riducono le contestazioni perchè non c’è la valutazione soggettiva nell’interpretare l’arretramento o l’incrocio delle traiettorie, estremizzando si è portato l’approccio di un giro motoalpinistico all’interno di una zona controllata….

stop hop 2015Dall’anno scorso quindi in Liguria è nato il trofeo Stop & Hop, traducibile in “fermati e salta” un messaggio antagonista al NoStop, per coinvolgere anche gli appassionati, per fargli provare un giro in zona anche solo con la tessera del Motoclub, e creare le condizioni per divertirsi come quando si fa un giro tra i monti.

La prova all’interno del ProPark di Fossa Luea quindi ha cercato di far incontrare le zone con il motoalpinista e viceversa e, complice l’ampio contesto territoriale, l’intento ha avuto esito positivo, quasi 100 iscritti di cui il 30% erano persone che non avevano mai provato una gara, salvo il sottoscritto alla sua seconda esperienza …

stop hop 2015I sentierini all’interno dell’area sono stati recentemente ripuliti, così come quello di fondo valle di fianco al ruscello, tronchi e salitoni si alternano a curve e crinali dove si possono intrecciare traiettorie motoalpinistiche di ogni tipo fino ad incontrare i passaggi del tracciato veloce del percorso enduro o i gradoni costruiti con i tronchi e le radici proprie di un percorso da trial.

C’è solo l’imbarazzo della scelta, anzi se non conosci i collegamenti quasi rischi di dover ripercorrere le proprie tracce perchè il dedalo di vie disponibili offre notevoli possibilità di interpretare un giro di allenamento e si rischia di perdersi.

stop hop 2015Le otto zone perciò sono state distribuite in un contesto veramente ampio, dove le attese all’ingresso, purtroppo fisiologiche dato il notevole numero dei partenti, potevano essere ingannate provando un giro lungo il salitone a monte della zona 5 o un’escursione verso il fondo valle, lungo il ruscello, dove si potevano affrontare i tronchi e i lati delle cascate.

stop hop 2015Devo dire che la beta evo 250, fior di conio nella sua livrea bianca e rossa prestatami per l’occasione direttamente da Sergio, mi ha assecondato all’ennesima potenza con un assetto preciso, con mono e anteriore perfettamente raccordati all’erogazione del motore.

stop hop 2015La sua guidabilità intuitiva mi ha permesso di passare a zero alcune zone nonostante la mia tecnica del motoalpinista fai da te sia sempre improntata all’aiuto dello stivale.

Leggerezza, equilibrio e bilanciamento, oserei dire, li ho sentiti perfetti tanto che, quando mi sono ritrovato appeso al solito apice di alcune pareti, ero nel pieno controllo della situazione senza rischiare di rotolare a valle e, sulle tracce dei sentieri in contropendenza, la moto proseguiva come se fosse su un binario, notevole!

OLYMPUS DIGITAL CAMERAPurtroppo qualche neo si trova, un dato ormai comune a tutte le moto, anche a quelle più antiche come la mia fida Rev, solo che nella Evo mi pare veramente esagerato: l’appendice che spacciano come parafango è un surrogato dedicato forse solo a capire quanto puoi arretrare all’indietro in discesa ma quando si trova una minima pozzanghera o si passa un guado tutto ciò che la ruota tocca te lo ripropone sempre dal fondoschiena al collo, devi solo sperare che ci sia solo acqua o fango e non altro …..

stop hop 2015A parte questo ho apprezzato la fruibilità motoalpinistica del due e mezzo gestibile veramente in ogni situazione senza che si possano presentare momenti di incertezza nell’erogazione del motore o insufficienza sui salitoni del sottobosco, è una moto facile ed intuitiva.

Grazie a lei, girando a iosa al Pro Park, sono perfino riuscito quasi a saltare le code, prime cinque zone tutto ok, le frecce bianche mostravano dei passaggi fattibili con l’unica difficoltà per i novizi come me costituita dalla curva in uscita, qualche piede infatti l’ho messo.

stop hop 2015Devo dire che alcune sono riuscito a farle a zero nei primi due giri dopodichè il percorso ci portava verso il canale di fondo valle qui la zona 6 di fatto era in linea, intercalata da pietre, tronchi e pozze d’acqua, uno spettacolo, l’ho fatta almeno tre o quattro volte alla conclusione della gara in avanti e indietro!

Forse indugiare lungo il persorso a cercare nuove varianti, a vagare tra la vegetazione e cercare il tronco o il gradino in più mi ha deviato dalla competizione, tanto ero fuori classifica essendo senza licenza, però questa condizione dove si poteva provare di tutto in tranquillità, per me, facilitava l’idea che si potesse provare qualcosa di simile al freeride, quini sono passato a cercare nuove vie, nuove traiettorie sapendo di non rischiare, sapendo che qualche amico pronto a tirarti fuori dai problemi al Pro Park l’avrei trovato così come è accaduto in seguito quando la mia auto ha deciso di non ripartire e un manipolo di amici si è fatto in quattro per farmi tornare a casa, li ringrazio tutti!

stop hop 2015Tranquillità, questo è stato il comune denominatore della mia giornata al Pro Park, al cambio cartellino c’era lo spuntino con gli integratori e reintegratori Herba Life, sponsor della manifestazione, con l’offerta di un check up presso i loro centri di Sampierdarena a Genova per valutare lo stato fisico della persona e proporre una dieta equilibrata.

Lo staff del Motoclub della Superba era al completo, compreso il giovanotto ultraottantenne Antonio Noceti con sua moglie Genia, uno dei soci fondatori ancora attivo all’ingresso della prima zona, in aiuto ai giudici della nuova guardia.

stop hop 2015Fra le zone spiccava inoltre il folletto Cristian Valeri, addetto stampa del Master Beta, creatore del sito www.infotrial.it nonchè gestore del sito del Motoclub e con l’incarico parallelo di addetto stampa del trofeo Stop & Hop.

Il suo spirito di osservazione aleggiava dietro le quinte della foresta o sotto il masso affrontato da Francesco Iolitta mentre registra un’intervista con uno dei personaggi di spicco del nostro mondo.

OLYMPUS DIGITAL CAMERANel suo sito si trovano anche le prove di alcune moto o le anticipazioni di inediti componenti sperimentali, si dice che il suo stato di concentrazione sia dovuto all’uso di sostanze dopanti particolari ma allo Stop & Hop invece si è capito che ormai nella nuova era multimediale l’ispirazione viaggia solo attraverso una semplice connessione cerebrale con il suo pc, pare che sia riuscito ad interfacciarsi alla rete come un Cyborg, tanto che sono riuscito a fotografarlo mentre trasferisce i dati via cavo … prossimamente però passerà al wifi integrato in una partizione encefalica, la mutazione organica è in atto!

stop hop 2015In attesa della premiazione ci stava ancora un’escursione sulle rampe di Fossa Luea o due passaggi nel fondo valle giusto per scaricare le ultime energie reintegrate con la barretta agli agrumi di Herbalife, sapevo del sorteggio dei premi ai partecipanti quindi non potevo mancare, c’era qualcosa per tutti, ed infatti così è stato.

Oltre al kit energetico Herba Life c’era la pasta d.o.c. Del Pastificio Altavallescrivia, i copricorona della Blackbird Racing, le giacche Hebo dell’importatore SRG della Ossa e i cappellini con le due gomme della Golden Tyre, il premio finale.

La giornata quindi si è conclusa ampiamente nella seconda metà del pomeriggio, quando il sole faceva ancora capolino tra i crinali, non vi dirò nulla delle classifiche perchè quelle sono descritte nel sito ufficiale del Trofeo Stop & Hop, www.infotrial.it, so solo che i ragazzini del percorso bianco sono andati molto meglio di me, ho visto che sanno fare le curve, che sono in grado di pennellarle con la ruota anteriore a terra e anche questo è un motivo di grande soddisfazione, significa che il seme del motoalpinismo è ancora rigoglioso e fiorirà presto tra i monti della Liguria.

Chi vorrà vederli germogliare potrà trovarli nelle località indicate nel CALENDARIO 2015




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