2015 MULATRIAL SAN MARCO D’URRI … 111

mulatrial san marco 2015MULATRIAL SAN MARCO D’URRI

Tre volte uno, 111, un numero di buon auspicio per la Mulatrial di San Marco D’Urri, oltre ad identificare quanti motoalpinisti hanno partecipato all’ all’edizione 2015, rappresenta anche il simbolo di ciò che è stata per loro questa manifestazione: la numero UNO in assoluto!

Forse esagero ma ho raccolto solo frasi di ringraziamento per i ragazzi della Sezione Trial San Marco

Una mulatrial per tutti che ho provato e raccontato nei due anni precedenti a  cui, purtroppo, ho dovuto rinunciare quest’anno.

Tracciato inedito per il 40% del giro, così mi racconta Sandro Toso, l’amico che mi ha prestato la sua raccolta foto allo scopo di consentirmi la mia solita esternazione in rete.

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SANDRO, A DESTRA, AL RIFUGIO MONTE CAUCASO INSIEME AL GESTORE …

Sandro, oltre ad essere uno dei tracciatori della mulatrial dell’Ardesia, è anche uno dei cercatori di piste più esperti del nostro territorio tanto che la sua pluridecennale esperienza sul tassello gli garantisce una visione attenta su ogni dettaglio, anche se è dotato solo di un telefono.

IMG-20150621-WA0057Si intravedono panorami sullo sfondo, casolari abbandonati o l’espressione dell’aiuto disinteressato dato agli amici in difficoltà, lo spirito della collaborazione assoluta è sempre presente alle mulatrial.

IMG-20150621-WA0067Nonostante viviamo nel terzo millennio quando giriamo con le nostre moto ci rapportiamo tra di noi con le regole tribali della notte dei tempi, capiamo quando serve una mano o un semplice consiglio per apprezzare al meglio il divertimento in piedi sulle pedane.

San Marco D’Urri, una piccola frazione del comune di Neirone (Ge) esprime questa regola tra le sue case, dove i suoi abitanti collaborano attivamente con il Circolo ACLI locale, le ragazze hanno preparato le torte ed i dolci offerti a colazione e le trofiette al pesto servite per il pranzo, sotto la struttura di accoglienza all’entrata del paese.

IMG-20150621-WA0007Una dimensione umana, molto legata alla sua terra, vissuta con la consapevolezza di essere parte dell’ambiente che la ospita, di essere una parte essenziale di un habitat completo anche per i trialisti.

Si percepisce dalla voglia di fare dei ragazzi che hanno organizzato l’evento: dalla pulizia a prato inglese effettuata lungo molte parti del tracciato o dalle  indicazioni poste ovunque per raggiungere la località ma anche da una massiccia diffusione delle notizie sulla loro creatura nei Social Network in rete.

Il loro entusiamo è una garanzia ed una fortuna per tutti noi, ci permetterà di ritrovarlo l’anno prossimo e apprezzare di persona questa mulatrial, grazie di esistere….

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