La tromba d’aria che ha colpito la Liguria poco tempo fa ha devastato l’entroterra, molti tetti sono stati letteralmente strappati dalle abitazioni ma anche gli alberi sono stati abbattuti come l’erba di un prato calpestata da un branco di cavalli in corsa.
A Trapena, una frazione del Comune di Bargagli (Ge), dopo solo un minuto e mezzo di questo inferno, il paesaggio, così come lo conoscevamo, non esisteva più, nascosto da un immenso shangai di alberi lunghi dozzine di metri con le loro radici al vento.
Sotto questa intricata realtà sono state sepolte anche le mulattiere storiche, pazientemente tenute in vita dai volontari del Motoclub della Superba di Genova, ma con un grandissimo contributo dato da nuove braccia che si sono avvicinate al motoalpinismo, siamo riusciti a recuperane una parte importante.
Oggi ho avuto infatti l’opportunità di aiutare il mio gruppo di amici con cui giro tra i monti il fine settimana nelle operazioni di recupero di questi percorsi.
Siamo stati affiancati affiancati da una triade di boscaioli motoalpinistii della verticalgreen che utilizzavano le motoseghe come se fossero l’estensione dei loro arti, anche l’allestimento della moto per portarla al seguito è stata una novità …..
Le immagini rubate con lo smartphone rendono appena l’idea, quando arrivavo avevano già iniziato il loro capolavoro e poche volte sono riuscito a rappresentare il contrasto tra “prima” e “dopo” l’intervento …
PRIMA
e DOPO
Insieme a Paolo Cassani, in arte Cassio, abbiamo creato un gruppo pubblico su facebook dove stimoliamo le persone come noi a testimoniare la pulizia periodica che facciamo sui sentieri, perfino le più semplici, perchè è anche con la quotidianità degli interventi che si recuperano quelle opere create dall’uomo per viaggiare e vivere il territorio fin dalla notte dei tempi.
In questa occasione particolare invece ho voluto scrivere qualcosa di più per ringraziare il mio gruppo di amici e tutti i motoalpinisti appassionati che, sulle loro moto in punta di piedi, ci regalano ogni volta la possibilità di continuare a girare sui sentieri.
Senza di loro, si perderebbero come quelli spazzati via da una tromba d’aria.
Spero che ci regalino così anche le loro foto sul gruppo così avremo ancora più opportunità di evidenziare quanto siamo utili e positivi per il territorio perchè, lo voglio ricordare sempre, i motoalpinisti sono un’opportunità ed una risorsa per tutti quelli che frequentano i sentieri ed il territorio, grazie a tutti.
