INNOVAZIONE E SEMPLICITA’ ALLA MULATRIAL DEL MARE 2016

mulatrial mare 2016

Cos’è che rende un evento unico nel suo genere, particolare, sentito così tanto da farlo diventare un classico, un fatto di costume, un appuntamento a cui non si rinuncerebbe per nulla al mondo?

Alla 9^ Mulatrial del Mare nei comuni di Albenga, Andora e Alassio sono arrivati 700 motoalpinisti per trovare una risposta, superando nuovamente il record dei partecipanti di una mulatrial e, forse, di qualsiasi manifestazione di trial al mondo.

mulatrial mare 2016

Numeri di questa dimensione testimoniano come la creazione del Motoclub Albenga, dopo 9 anni, presenti ancora molte potenzialità: essa si rinnova senza stravolgersi e cattura chi la prova, a prescindere dalla sua preparazione, creandogli una dipendenza tale da costringerlo a ritornare l’anno successivo.

Ogni neofita, appassionato, pilota o campione che sia riesce a trovare la “sua” mulatrial del Mare, riflessa nelle acque del mar Ligure sotto il sole, in maglietta, anche se il Natale è passato da poco…

mulatrial mare 2016

Io credo che sia la semplicità la vera risposta al quesito: la Mulatrial del Mare è semplicemente efficiente, efficace e soddisfacente come lo è la passione dei volontari che hanno scoperto, pulito e tracciato il giro in un contesto unico tra mare e monti della Liguria di Ponente.

Efficace, quando trovi una struttura sul mare, come il camping del Sole, che ti fornisce la logistica della partenza ma ti permette anche di portare la famiglia per qualche giorno di vacanza e ti offre l’opportunità di avere la moto pronta all’apertura delle iscrizioni, mentre fai colazione al bar.

Efficiente, quando trovi il tracciato perfettamente segnalato con tre livelli di percorsi e ad ogni punto più critico l’organizzazione ti risolve ogni inconveniente.

mulatrial mare 2016

Soddisfacente, quando ti trovi sempre a tuo agio su un sentiero adeguato al tuo livello di preparazione e non ti annoi mai mentre stai procedendo o quando ti fermi ad ammirare il paesaggio.

Più semplice di così …

mulatrial mare 2016

Questi tre elementi fondamentali hanno catturato tutti, hanno creato il “mal di mulatrial” quella sensazione di curiosità, quella nostalgia che ti costringe a tornare o attira nuove attenzioni, tanto che partecipano anche piloti di caratura internazionale, come Paul Tarres, insieme a glorie nazionali del presente, come Alex Mondo e Luca Petrella, o campioni del passato, sempre tenaci sulle pedane, come Giovanni Tosco, con un fisico prestante a dispetto del passare del tempo.

Giovanni Tosco

Giovanni Tosco

Gli importatori e i concessionari presentano moto nuove quali la TRS con Alex Favro ma anche la Vertigo Combat con Roberto Bianchi e la Sherco con Alex Mondo per Fausto Chiaberto.

mulatrial mare 2016

Alessandro Mondo

Ci sono le prove sul campo della TRS dei piloti con le immagini catturate da Christian Valeri, creatore di infotrial, ma c’è anche prova su sentiero della Vertigo Combat in mano ai motoalpinisti comuni per proporre un modello testato veramente sul campo, in grado di soddisfare sul serio le esigenze di tutti.

JoJo moto e TRS

JoJo moto e TRS

Anche i vertici del trial nazionale ed internazionale come Albino Teobaldi e Thierry Michaud sono intervenuti a questa “randonnè” accompagnati da Sergio Parodi, il coordinatore regionale del trial ligure che gli spiegava la sua chiave di lettura del fenomeno mulatrial ovvero il divertimento dei partecipanti: dove c’è gente che si diverte è naturale e semplice aumentare la partecipazione.

mulatrial mare 2016

Pasquale De Filippo, Presidente del Motoclub Albenga, preso tra la fornitura di focaccia e le richieste di supporto dai volontari del MC, invece si gustava soddisfatto il nuovo record di partecipanti al ristoro della Madonna della Guardia.

Quest’anno, dopo 8 edizioni di grandi soddisfazioni non si può più raccontare il percorso, ormai è diventato leggenda e, come nel farwest di Hollywodiana memoria, alla Mulatrial del Mare quando la leggenda incontra la realtà …vince la leggenda!

Ognuno di noi, catturato da questo evento, scrive dentro di sé la propria storia con il ricordo del fondo sgretolato sotto i tasselli in salita sulla sella panoramica, con l’adrenalina stimolata dalla discesa del metanodotto ma anche con il fiatone alla salita dei pali o sull’arrampicata dei rossi di Alassio.

Quest’anno la “mia” leggenda della mulatrial del Mare ha avuto anche una protagonista d’eccezione: ho percorso una parte del tracciato in piedi sulle pedane della nuova Vertigo, gentilmente prestata da Roberto Bianchi e da Nico Moto Racing con l’intercessione di Luca Adani.

Roberto sta provando e mettendo alla frusta la moto da tempo, testandola nelle situazioni tipiche dei motoalpinisti, giri intensi nei monti, alle mulatrial o cercando i suoi limiti per fornire ai clienti un modello per tutti, per evitare che gli inconvenienti di una moto testata solo per le zone ti facciano scoprire il liquido in ebollizione dopo tre o quattro ore di uso o ti sciolgano il parafango con il caldo del terminale.

vertigo mulatrial mare 2016

Già, il parafango … si nota subito che è molto più protettivo di molti altri modelli, finalmente, magari si può sperare di salvare la schiena durante i guadi o nel fango!

D’altronde la Vertigo si è fatta le ossa alle Sei Giorni in Scozia e questo di per sè è già una buona garanzia per l’uso motoalpinistico.

La Combat mostra una estetica veramente intrigante con la snellezza del telaio a traliccio, un simbolo devo dire molto italiano, nella sua grazia di ducatiana memoria che la fa apprezzare ancora di più quando si può esibire in mezzo alle altre moto.

vertigo mulatrial mare 2016

Il traliccio è anche sinonimo di leggerezza nei suoi 66 kg con il serbatoio al centro di massa della moto dove, mi dice Roberto Bianchi, la casa sta allestendo anche un modello supplementare di 2 litri da applicare li sopra per aumentare l’autonomia, senza inficiare funzionalità ed estetica.

Parte alla prima pedalata, il motore da 300 cc è fluido e potente con un’erogazione micrometrica, senza incertezze, accarezzi il gas e procede pulito in ogni situazione, un risultato garantito dall’iniezione elettronica che assicura l’assenza di irregolarità nella carburazione ed esclude fastidiosi fumi allo scarico, aumentando in modo esponenziale la sua sostenibilità ambientale.

vertigo mulatrial mare 2016

L’elettronica è una peculiarità di questa moto, dotata di varie mappature di erogazione della potenza, governa anche la funzionalità della pompa dell’acqua, dell’iniezione e della ventola di raffeddamento, quindi vi sono minori perdite di potenza in gioco e una maggiore regolarità di funzionamento del motore.

In piedi sulle pedane la moto è ben assettata a terra sull’anteriore, trasmettendo sicurezza e stabilità, con le sospensioni che digeriscono il percorso blu dell’inferno della Mulatrial del Mare senza impuntamenti sotto i gradoni.

In discesa e nelle curve chiuse al limite gira senza esitazione, mi sono divertito a provare più volte una parte di tracciato su terra e radici in salita e discesa, oltre alla direzionalità ho trovato anche la potenza, quando serve, tanto che si può osare una progressione inarrestabile in terza marcia da zero giri o in quarta …

vertigo mulatrial mare 2016

Presenta un allungo imbarazzante per la sua linearità e sostenibilità dove normalmente ti aspetti che il motore non ce la faccia e invece spinge senza mollare, come un vero cavallo di razza!

Peraltro la moto di Roberto era già rodata quindi mi hanno scambiato la mia moto con quella appena assemblata e mai usata di Nico, per fare un altro tratto della mulatrial …

Povero Nico, passare dall’ultimo ritrovato della tecnica al mio fedele attrezzo con 10 primavere vissute intensamente dev’essere stato uno shock ed oltretutto la moto che mi ha dato era proprio la sua appena sballata, ma volevano dimostrarmi che anche un modello appena uscito dal negozio era veramente efficace.

vertigo mulatrial mare 2016

Nico in pensiero …

Dopo mille raccomandazioni tipo di “non aprire troppo il gas perchè il motore era appena stato avviato” o di “non seguire a ruota le altre moto per salvare gli steli immacolati” dagli urti con le pietre vaganti … siamo ripartiti sulla Cresta Carbonara.

Facile, devo dire che nel motoalpinismo la facilità di guida è sinonimo di divertimento, senti subito che la posizione sulle pedane è quella che ti saresti aspettato e la scorrevolezza delle sospensioni copia le asperità senza disturbare la direzione che hai scelto.

Puoi perfino pensare al verde del telaio a traliccio che appare leggermente sotto il profilo della copertura del filtro dell’aria, posto dove le altre moto hanno il serbatoio.

Inizi a sentire che la moto tiene, forse si potrebbe osare di più, magari aprire il gas ma la moto è nuova …. tirarla un attimo tra le pietre mosse da chi mi ha preceduto ma magari qualcuna rimbalza sugli steli … meglio non esagerare, non vorrei distruggere la “leggenda” della mulatrial di Nico …

vertigo mulatrial mare 2016

Mi sono deliziato quindi con la guida sulle traiettorie in contropendenza ai lati del sentiero per apprezzare la direzionalità o nelle curve dove lo sterzo la fa girare alla chiusura come se seguisse un binario.

Si avvertiva solo l’intervento della ventola di raffreddamento, il suo frusciare superava il rumore dello scarico.

La silenziosità è un altro elemento importante per la sostenibilità del motoalpinismo insieme alla minimizzazione del fumo, una moto silenziosa e attenta ai suoi impatti sull’ambiente è l’unica opzione possibile per continuare ad esistere sui sentieri, se non si riesce a seguire questo obiettivo siamo perdenti.

Credo che la Combat in questo senso sia veramente innovativa rispetto a tutto il contesto delle moto da trial, forse qualcuno si è accorto che è ora di cambiare punto di vista, le prestazioni assolute ormai sono raggiungibili da chiunque ma garantirle, rendendole fruibili a tutti, riducendo le emissioni, invece è per pochi ….

vertigo mulatrial mare 2016

Come è per pochi la pazienza di vedere la propria moto nuova in mano ad altri in cambio di una moto che ha superato il decennio di vita, Nico credo abbia tirato un gran sospiro di sollievo nel riprendersi la sua creatura ipertecnologica per restituirmi il mio vetusto mezzo.

Devo dire che la leggenda dell’anima delle moto esiste, quella della mia vecchia gloria si è manifestata lungo il resto del giro, piangendo olio dallo stelo per il mio tradimento, dovevo farmi perdonare, dovevo portarla a spasso alla mulatrial del Mare alla ricerca di nuove emozioni.

mulatrial mare 2016

Emozioni ritrovate nel “sentiero del serpente”, una nuova creazione dei tracciatori di questo percorso che ogni anno regala una “griffe” esclusiva per i partecipanti che vogliono osare tutto il giro fino in fondo e lì, al n°15, prima del rientro, il “serpente” si è manifestato come una traccia lasciata da un enorme anaconda, interminabile e contorto in discesa con altrettanta proiezione distorta in salita.

il morso del serpente ...

il morso del serpente …

Intenso su ogni passaggio, sembrava non finire mai, era da fare tutto d’un fiato in particolare sull’ultimo tratto dove le curve cambiavano direzione ogni momento per raccordarsi al passaggio sul crinale mentre compariva all’orizzonte la riviera di Alassio.

Soddisfacente, quest’anno la Mulatrial del Mare, la Daytona delle Mulatrial, mi ha nuovamente soddisfatto, mi ha regalato una nuova opportunità ed una nuova emozione con un messaggio positivo per il futuro dove le novità si inseguono, garantendo la vitalità del motoalpinismo e del trial in modo semplice perchè, dove la gente si diverte, ritorna….

All’anno prossimo, alla decima mulatrial del Mare.

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