Buona Natalata al ProPark

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NATALATA 2015

Le feste natalizie rappresentano un momento importante nella vita di tutti noi, ci forniscono uno spunto di riflessione, di pausa, di pace e di speranza per il futuro, in particolare quando ci sono i bambini che gioiscono all’apertura dei regali di Natale e condividono con noi la loro felicità.

Questo clima si è concretizzato anche tra coloro che hanno partecipato al Propark di Ceranesi (GE) alla Natalata del 13 dicembre scorso, un raduno di appassionati di enduro e di trial organizzato dal Motoclub della Superba e dal gruppo Mud Rider presso l’area polisportiva fuoristrada, incastonata nelle pendici del monte del Santuario della Madonna della Guardia.

Circa 150 persone, tra cui una decina di bambini, hanno potuto razzolare con le loro moto sul percorso enduro o nell’area trial dove la concessionaria Xmoto di Genova ha messo a disposizione in prova le nuove Beta Evo 4t e Sherco ST 300 del 2016.

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Un’esperienza vissuta come un regalo dai bambini, con la regia di Elia Ansaloni, promettente pilota del Motoclub, hanno apprezzato i suoi consigli per pilotare al meglio i minitrial di fronte agli occhi dei loro genitori, anch’essi trialisti, esaltati oltre ogni limite dalla passione emergente dei loro pargoli!

Mentre un Babbo Natale in trial donava ai bimbi delle caramelle, altri bambini, perlomeno ancora nello spirito, potevano assaggiare invece la progressività del propulsore a 4 tempi della Beta Evo 2016 o l’esaltante esuberanza della nuova Sherco ST 300.

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La notevole estensione del ProPark (circa 180.000 m.quadri di bosco, sentieri e sterrate) offre, oltre all’area trial, due percorsi enduro con varianti soft, hard ed estremo …. con la prossima apertura della pista da motocross realizzata a balcone con tornanti allestiti su palificate, posate in opera con le migliori tecniche di presidio ambientale, per inserire al meglio il tracciato nel paesaggio.

Con la Evo mi sono sparato “quasi” a cannone ( si fa per dire …) anche i 2 km di un percorso da enduro per apprezzare la stabilità e la progressione della moto in uscita dalle curve con il motore che saliva di giri nel frullare delle valvole, una caratteristica utile in determinati giri motoalpinistici tale da renderla più versatile nel suo uso.

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Mi sembrava di andare alla grande ma qui la moto da enduro, in particolare se guidata da soggetti come William Maggioli, esprimeva il potenziale più adatto a tracciati di questo tipo e mi ha demolito ogni certezza, l’ho visto letteralmente sparire lungo la traccia spianando con l’anteriore  ogni asperità usando le spalle dei canali come una curva parabolica per lanciare la moto oltre ogni immaginazione …. non fa per me, ormai il mezzo secolo ha soppresso le scariche di adrenalina a favore dell’istinto di sopravvivenza!

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L’area trial del Propark però letteralmente si perde verso un fondo valle in un canalone, guarnito da un dedalo di sentierini, che ti accompagna tra salite, gradoni e tronchi lungo un rigagnolo che ti permette di testare ogni situazione al limite della aderenza con ripartenze sulle foglie intrise dall’umidità o sul  muschio cresciuto sulle radici.

Qui ho potuto provare entrambe i modelli 2016 mettendo a confronto la maneggevoleza della “bicicletta” Sherco 2T ST 300 con l’inarrestabilità della trazione della Evo 4t.

Lo scatto esuberante del 2t era perfettamente gestibile anche in quelle situazioni, con la complicità della leggerezza trasmessa dalla moto sono riuscito a portarla ovunque nei passaggi più ostici avendo comunque a disposizione tanto motore tale da farla “schizzare” sotto ogni pietra o gradone senza mai avere una incertezza.

L’ho trovata molto migliorata rispetto al modello dell’anno precedente dotato del serbatoio posteriore, in situazioni simili la sensazione di ribaltamento del “vecchio” modello mi ha regalato veramente delle scariche di adrenalina… negativa, sia in salita che in discesa|

L’Evo trasmette invece una sensazione di notevole stabilità con una trazione veramente invidiabile a regimi appena accennati con la possibilità di parzializzare la velocità  con il gas in un modo così costante che solo il 4 t sa fare.

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Stabilità non significa pesantezza, almeno avvertibile, infatti la Evo, nelle mani di persone dotate di più equilibrio di me, permette di procedere affrontando le curve in salita sfiorando le asperità con l’anteriore mentre il posteriore è incollato a terra.

Certo, nel 4 t occorre passare un pò di tempo a riconfigurare la manetta del gas, qui a ogni chiusura della manopola l’inerzia del motore rallenta in modo significativo rispetto al 2t, quindi va ripensato l’approccio agli ostacoli.

Sulle salite e sulle discese invece la progressione ti aiuta sicuramente di più, accompagnata da un rumore veramente contenuto, per la gioia di chi è più attento alla quiete dei boschi e della montagna.

Il periodo di assuefazione inoltre deve ricostruire la procedura di avviamento, pedalata lunga senza quasi accelerare e, se a caldo al secondo tentativo non parte, si apre tutto il gas e l’Evo si avvia in modo disarmante …

Devo dire che alla fine della mattinata non avevo più problemi, ovviamente sulla Sherco la solita pedalata la fa partire senza  pensarci sopra neppure un secondo.

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Nel frattempo gli enduristi continuavano ad arrivare al percorso creando un momento di aggregazione importante per provare il tracciato, tutti si sono lanciati a gas più o meno aperto e qualcuno l’ho sentito perfino lamentare la scarsità del serbatoio … quasi come nel trial anche l’enduro sta specializzando le moto verso l’estremo sacrificandone la versatilità nell’uso da diporto, peccato …

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La giornata però era prossima al termine, ci aspettava il Ristorante San Giorgio al Santuario della Madonna della Guardia con i ravioli, l’arrosto e il panettone con altri regali messi a disposizione per i partecipanti della natalata.

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L’estrazione  a sorteggio ha regalato a molti amici gomme da enduro e da trial della GoldenTyre nonchè zainetti e una giacca a piumino, un’altra occasione per festeggiare mentre sul parco chiuso delle moto si alzavano le ombre della sera.

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La zona del Santuario della Madonna della Guardia, meta di pellegrinaggi da ogni parte, con le luci delle moto accese nel buio della notte, spruzzato da una pioggerellina fine, contribuiva ancora di più al contesto delle festività: sembrava di essere sotto le luci di un grande albero di Natale dove i fari delle moto sostituivano le luminarie degli addobbi natalizi e i ragazzi esibivano i regali scambiandosi gli auguri sotto l’albero.

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Con questa ultima visione si è chiusa questa Natalata regalandoci, con la presenza del ProPark, una nuova dimensione sulle possibilità di poter disporre di un’area per i nostri giochi insieme agli amici, in moto da trial, enduro e cross.

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Questo è il miglior regalo che si può fare agli appassionati del tassello da fuoristrada, Buon Natale e buone Feste a tutti, alla prossima Natalata.

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