300 A PASSO DI MULO SUI SENTIERI DEI CINGHIALI

MULATRIAL CINGHIALI

Una mulatrial intensa, in una giornata limpida spazzata dal vento, ha accolto 300 motoalpinisti a passo di mulo sui sentieri ripristinati dai volontari del MC Stella Corse di Casarza Ligure.

mulatrial casarza 2016

Giunta alla 7^ edizione, finalmente la dea bendata della fortuna ha trovato la strada giusta per una Mulatrial d.o.c. scacciando le previsioni meteo infauste o le piogge torrenziali degli anni passati che hanno impedito a molti trialisti di conoscere questa parte della Liguria.

L’internazionalità dell’evento ha superato le Alpi tanto che alcuni trialisti sono arrivati da Monaco, Amburgo e dal Lussemburgo per apprezzare una mulatrial che meritava da tempo di diventare un appuntamento fisso per le sue caratteristiche particolari: un tripudio di sentieri in vallette perdute dove l’uomo visse fino al secolo scorso, cadute nell’oblio e riscoperte dai volontari del motoclub.

mulatrial casarza 2016

L’organizzazione ci ha regalato un tracciato veramente coinvolgente con moltissimi sentieri e mulattiere per tutti i gusti, trialisticamente parlando, arrivando a livelli notevoli di impegno per chi era meno allenato.

Il percorso però è stato adeguato anche per i neofiti e i ragazzini che si sono avvicinati da poco alla tecnica del trial.

mulatrial casarza 2016

Il giro base era veramente gratificante per tutti, non banale e passava lungo dei sentieri dove i sassi liguri di granito ci hanno accompagnato in ogni anfratto del percorso.

Questa caratteristica ha elevato l’attenzione della guida in mezzo ad una macchia mediterranea illuminata dal sole accecante per la limpidezza del cielo senza nuvole, di un azzurro intenso come il mare.

mulatrial casarza 2016

La prima salita verso l’orizzonte dei crinali ha battezzato i motoalpinisti sul tracciato denominato “Università del trial”, ampiamente descritto nei racconti degli anni precedenti, una coreografia di gradoni, rocce e sassi pazzeschi che hanno creato quella selezione necessaria per tarare la preparazione dei partecipanti.

Al termine la fantasia “perversa” dei tracciatori ha proposto un passaggio opzionale su una cuspide di rocce a tenaglia dove solo i più impavidi cavalieri hanno osato affrontare l’ostacolo e molti li ho visti sacrificare il loro destriero rovinando a terra …. ma era ciò che volevano: misurare la loro tecnica e la preparazione e chi è riuscito a salire credo sia lievitato per la soddisfazione!

mulatrial casarza 2016

Io non ero tra questi ultimi, ho deviato per il tratto comune, dovevo risparmiare le forze per raggiungere una di quelle vallette dimenticate dove è stato ritrovato dagli amici dello Stella Corse l’antico mulino di Cardini, una piccola reliquia di un mondo ancestrale che non esiste più da oltre un secolo, tramandato dalla memoria degli anziani del paese alle nuove generazioni che si avventurano oggi, con le moto da trial, nella Valle lungo le sponde del Rio Vallegrande.

mulatrial casarza 2016

Memorie che hanno raccontato delle fasce coltivate in queste valli dove non era possibile trasportare il mais o il frumento quindi gli abitanti del posto avevano realizzato, alla confluenza di due piccoli corsi d’acqua, il piccolo mulino di Cardini per produrre la farina per le loro famiglie.

mulatrial casarza 2016

Mulino di Cardini

Un’opera di ingegneria contadina semplice ma importante per la vita della comunità, risalente a prima del 1.800, dotata anche di un invaso di accumulo, il “rebocco” per regolarizzare l’afflusso dell’acqua alla ruota del mulino, purtroppo oggi perduta.

Tutt’ora però si notano ancora le fasce ove è ricresciuta la macchia mediterranea con un’area completamente contornata da un muretto a secco che fungeva da “asilo” dell’epoca, qui i bambini giocavano con un pallone fatto di stracci, legati con lo spago, mentre i loro genitori lavoravano la terra delle fasce, coltivando quanto serviva per la loro sussistenza o raccogliendo il frumento da portare al mulino.

mulatrial casarza 2016

Campo da pallone

Tutto ciò i ragazzi del motoclub lo hanno raccolto dalla memoria degli ultimi “ragazzini” novantenni e lo hanno ricordato per noi con delle targhe plastificate lungo il sentiero dove hanno fatto passare la mulatrial.

mulatrial casarza 2016

Oggi riesce difficile immaginare come poteva essere la vita tra i monti della Liguria, si viveva in simbiosi con la natura ma si era alla sua mercè in caso di ogni minima calamità, si sopravviveva solo se era forte il legame tra i membri di questa piccola comunità ed ognuno aiutava l’altro per superare le avversità e si aveva rispetto del territorio, avido di terra fertile seppellita dai sassi …

Sassi che sulla salita della Rocca ci hanno fatto capire con chiarezza come doveva essere anticamente ancora più difficile l’ascesa al paese, con pendenze al limite del ribaltamento, ora come allora nonostante l’aiuto del motore, la risalita infatti fu un’impresa sovrumana, le braccia erano rigide come gli alberi mentre le gambe non riuscivano a compensare la posizione verso l’anteriore che sbandierava ad ogni pietra.

mulatrial casarza 2016

Però che bella soddisfazione è stata: passato e presente legati dalla volontà di mantenere viva la memoria delle radici della propria esistenza con la passione del trial, un connubio particolare, attento, che forse in futuro porterà altro al mulino, si parla di ricostruirlo, di aggiungere qualcosa per completare la sua testimonianza, sarà un lavoro difficile ma so che i ragazzi del Mc Stella Corse di Casarza Ligure sono in grado di farlo.

mulatrial casarza 2016

Il crinale sul Monte Ciazze ci ha accolto con innumerevoli raffiche di vento, ho passato attimi di estrema suspense, cercando di stare in piedi in mezzo alle correnti ascensionali che soffiavano impetuose da fondo valle ma, per fortuna, la discesa ha permesso di riprendere il controllo.

Questo tratto è stato caratterizzato però dalla salita dei cinghiali: uno stacco significativo per i trialisti che avevano ancora un po’ di energie dove l’organizzazione si è prodigata con paranco e videocamera per riprendere in tutti i sensi chi ci provava e vi rimaneva incastrato ….

mulatrial casarza 2016

Salita cinghiali (foto di Diego Levrin)

Non ci sono le parole per descrivere la risalita di un canalone molto ripido come quello… ti proiettava verso l’alto su un camino, oserei dire quasi verticale, con il fondo costituito da un materasso di aghi di pino inconsistenti, interrotto da alcune radici trasversali.

E’ stata veramente un’ardua impresa, mi ricordo solo il lamento del motore nelle sfrizionate o nel fuori giri per cercare trazione e, solo per una fortunata coincidenza astrale, sono riuscito a salire senza il paranco ….

mulatrial casarza 2016

Sfiniti abbiamo trovato il ristoro nella frazione di Bargone, una piccola cittadina medioevale della Liguria di Levante da cui successivamente avremmo seguito la traccia della mulatrial lungo altri crinali ed altre valli alle pendici del Monte Rusparola, sulle tracce dei cinghiali, fino a trovare un”emulazione della “Scottish” su un argine di un canalone con massi, tronchi e radici solo che ormai tutto ciò non era più nelle mie facoltà, l’attenzione richiesta era oltre la mia resistenza quindi ho tagliato per affrontare la parte finale della mulatrial.

mulatrial casarza 2016

Parte che, senza soste … terminò circa due ore dopo presso la Polisportiva Casarzese, la struttura da cui siamo partiti alla mattina ove la cucina ha reintegrato le energie dei partecipanti mentre, nella piazza del paese, i bambini giravano con i minitrial elettrici ed i quad.

Così anche questa edizione è diventata dominio dei ricordi di chi ha partecipato e, oltre il divertimento della guida e la vista del paesaggio, mi piace pensare che molti di quei 300 motoalpinisti porteranno dentro di se anche il ricordo del mulino e del campo da giochi dei bambini di Cardini in omaggio all’amore del territorio che i volontari del MC Stella Corse hanno voluto condividere con noi a “passo di mulo sui sentieri dei cinghiali”, arrivederci all”anno prossimo!

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